Natural Remedies with Herbs
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Contro i brufoli: il fieno greco


contro la foruncolosi giovano gli impiastri (usati caldi, ma non bollenti) che si ottengono facendo bollire per qualche minuto in poca acqua qualche cucchiaiata di polvere di fieno greco.

Dimagrire con le erbe. Una tisana dimagrante?


Forse ci si può provare, visto che ci si sottopone a sofferenze inaudite per dimagrire qualche chilo.
Allora il consiglio è questa ricetta:
Versate la miscela d'erbe composta da 2 pizzichi di serpillo, 2 pizzichi di menta, 2 pizzichi di basilico in una tazza di acqua bollente.
Copritela e ritiratela dal fuoco. Lasciate in infusione per 5 minuti e infine filtrate.
Per avere un risultato sicuro, è indispensabile bere la tisana tutti i giorni preferibilmente alla sera.

La viola come un cerotto


Facile da trovare nei campi dalla primavera all'autunno, la viola del pensiero (pansé o viola tricolor) è ricca di olii essenziali, tannino e mucillagini che ne fanno un ottimo cicatrizzante e coadiuvante nella cura delle ferite.
Basta farne un decotto con 5 grammi della parte aerea fiorita in acqua fredda da far bollire per 5 minuti, lasciarla intiepidire e immergervi poi una garza sterile da applicare più volteal giorno sulla zona cutanea da curare.

Rimedio dalle Antille per l'influenza


Appunto, è un consiglio che viene dalle Antille, e come tale non poteva che essere a base di...rhum:
mettete in un bicchiere due dita di rhum bianco, un pizzico di sale, un altro buon pizzico di pepe e il succo di un limone. Fate intiepidire a bagnomaria e bevete la sera prima di coricarvi.
è molto cattivo, sembra evidente, ma come per incanto l'influenza sparirà.

Prevenire i problemi di stomaco prima di bere alcolici

Va bene, non è un'erba, ma:
se avete problemi di stomaco quando bevete un goccio in più di liquore, una soluzione efficace è, prima di uscire di casa o comunque prima della serata in cui prevedete di assumere alcolici, bere un uovo. L'alcool non recherà più disturbo!

Curare i reumatismi dormendo


I reumatismi si attenuano e si possono vincere dormendo su un saccone riempito di felce di bosco secca, per una o anche due settimane.

Liquirizia per i bruciori di stomaco


La liquirizia ( o liquerizia ) è molto indicata per i bruciori di stomaco e coliti: infuso di 2 grammi di radici in 100 grammi di acqua bollente.
Bere a tazze o tazzine a piacere durante il giorno.

Soluzione per faringite, laringite e tonsillite


Bollire per 2 minuti in un litro di acqua 40 grammi di fiori di lavanda, oppure 20 grammi di fiori di rosa (possibilmente rossa). Unire un etto di miele.
Prendetene 4-5 tazzine al giorno facendone anche qualche gargarismo.

Infuso di tiglio per il raffreddore

Il tiglio cresce spontaneamente, viene però anche coltivato come pianta ornamentale e spesso si trova in giardini pubblici e viali. I suoi fiori si raccolgono da giugno a tutto agosto. Si trovano in vendita oltre che nelle erboristerie anche nelle farmacie.
Il tiglio ha proprietà diaforetiche (promuove il sudore) e anticatarrali in particolare, calma l'infiammazione della gola e dei bronchi, è diuretico ed è indicato nei casi di iperacidità.

è notissimo: l'infuso di fiori di tiglio (tanto meglio se mischiati in parti uguali a fiori di viola mammola e di camomilla) è una tisana meravigliosa per combattere il raffreddore: 5 grammi di tiglio ogni 350 grammi di acqua, infusione, coperta, per 5-6 minuti.
La si prende specialmente la sera 10 minuti prima di andare a letto e ben calda, addolcita con miele e zucchero. L'uso abituale di questa bevanda non è però consigliato perchè può dare disturbi al cuore.

Petali di giglio cicatrizzanti


I petali di giglio, quelli bianchi, messi a macerare per un mese in un vasetto pieno di olio, sono molto utili per la cicatrizzazione di ferite e piccoli tagli.

Curare le ecchimosi (lividi) con le primule


In caso di ecchimosi, applicare sulla parte delle compresse imbevute della soluzione che farete così: bollire fino alla riduzione di un terzo, 100 grammi di radici di primule in un litro d'acqua.

La celidonia è ovunque in Italia


La celidonia è un'erba perenne, della famiglia delle Papaveracee, che raggiunge anche l'altezza di settanta centimetri. Cresce ovunque, in Italia, nei luoghi incolti, lungo i corsi d'acqua, presso le siepi.
Ha fiori gialli, che sbocciano in primavera, fusto nodoso e foglie pennate. Quest'erba deve essere usata sotto controllo medico e dell'erborista perchè contiene un alcaloide, la celidonina, che in dose eccessiva può essere pericolosa. Della celidonia si usano sia le foglie seccate, sia tutta la pianta e anche il lattice che sgorga dalla stessa praticando delle incisioni e che viene poi seccato e polverizzato.
Ha proprietà antispasmodiche, caustiche e cosmetiche.

Melissa, per il cuore e lo stomaco


Proprietà: antisterico, antispasmodico, aromatico, tonico-stomatico, carminativo.

Infuso: due pizzichi di porzioni aeree, tritate in un vaso ove si versano due decilitri di acqua bollente e coprire. Dopo un quarto d'ora colare e zuccherare. Una tazzina dopo il pasto nelle digestioni difficili e gastroenteriti; prima del pasto ai titubanti, a cucchiai nelle palpitazioni di cuore ed abbattimento.

Tisana tranquillante: 5 grammi di foglie verdi di melissa o 3 grammi di secche per l'acqua di una tazza.

Liquore: macerate per un mese foglie fresche (60 grammi), foglie verdi di assenzio (30 grammi), in un litro di acquavite e filtrate. Un bicchierino intingendo zollette di zucchero nelle indigestioni, capogiri, attacchi cardiaci, mal di montagna.

Semi di finocchio contro la raucedine


2 rimedi per la raucedine:

100 grammi di foglie secche di agrimonia fatte bollire in un litro d'acqua per 4 minuti. Colare, far raffreddare. Fare gargarismi due volte al giorno.


Un pizzico di semi di finocchio selvatico in una tazza di latte bollente. Coprire, lasciare in infusione per 10 minuti, filtrare, addolcire con miele. Berlo molto caldo.

Rimedi pratici per mal di gola e raucedine dalla saggezza popolare


Quando si parla tanto, come succede spesso a chi insegna o fa mestieri simili, la gola si affatica.
è buona abitudine misurare l'emissione della voce tenendola bassa, che tra le altre cose è anche un ottimo metodo per tenere l'attenzione dei ragazzi, nel caso degli insegnanti.
Ma soprattutto un buon aiutante per la gola è il succo di carota, un vero toccasana.

Ma anche: appena vi accorgete che qualcosa non va, che vi sentite le ossa rotte e il mal di gola, prendete un cucchiaino di zucchero con 5 gocce di estratto essenziale di timo (si trova in erboristeria). Il gusto non è buono, bevete subito un bicchiere d'acqua. Vi passerà tutto!

Magia per il raffreddore con l'ippocastano


Per tenere lontano il raffreddore, ecco un'antica prescrizione magica: tenere a contatto della pelle un frutto dell' ippocastano (che poi sono le cosiddette castagne matte). Più che di magia, pare che si tratti di una radioattività contro i virus.
Provare per credere!

Le erbe per le mestruazioni irregolari


Se le disfunzioni sono di poco conto e il ginecologo non ritiene di intervenire con le sue "terapie d'urto", subentrano le erbe per i piccoli ritocchi.

Flusso scarso: 10 grammi di semi di finocchio fatti bollire per 10 minuti in 400 grammi di acqua. Lasciare in infusione 8 minuti, colare e berne tre o quattro tazze al giorno

Amenorrea (se le mestruazioni non compaiono per qualche mese e non c'è una gravidanza): 20 grammi di sommità fiorite di millefoglio da lasciare macerare in 100 grammi di alcool a 95° per 8 giorni. Filtrare e prenderne 20 gocce, due o tre volte al giorno, un'ora prima dei pasti principali.

Flusso troppo abbondante: Far bollire per 30 minuti a recipiente coperto 100 grammi di pianta fresca di Equiseto in un litro d'acqua. Filtrare e berne mezza tazza nella giornata.

Mestrui irregolari e dolorosi: 35 grammi di folgie di capelvenero + 25 grammi di folgie di salvia + 10 grammi di menta. Mescolare e utilizzare 5 grammi della miscela ottenuta con 150 grammi di acqua bollente in una tazza da tè.
Coprire, lasciare in infusione per un minimo di 20 minuti e colare.
Berne 2 o 3 tazzine tiepide al giorno lontano dai pasti principali.

Contro i disturbi della menopausa


Contro malinconie, vampate di calore, vertigini e gli altri fastidi tipici di questo delicato periodo, ecco i grandi toccasana vegetali:
35 grammi di pianta di passiflora + 15 grammi di sommità di assenzio + 15 grammi di fiori di arancio + 15 grammi di camomilla. Mischiare. Mettere in una tazza 5 grammi della miscela con 250 grammi di acqua bollente. Coprire e lasciare in infusione per 20 minuti. Colare e berne due tazzine al giorno.

Oppure: 25 grammi di foglie di frassino + 20 grammi di radice di asparago + 15 grammi di foglie di vischio + 10 grammi di cuscuta. Mescolare. Far bollire 10 grammi di miscela in 350 grammi di acqua per 10 minuti. Colare e berne due tazze grandi al giorno, lontano dai pasti principali.

Oppure anche: 15 grammi di foglie di fiori di passiflora da lasciare macerare in 100 grammi di alcool a 65° per 8 giorni. Filtrare e prenderne 20 gocce, tre volte al giorno.

Basilico contro l'insonnia


6 grammi di fiori e foglie di basilico in una tazza. Versare 200 grammi di acqua bollente coprire, lasciare in infusione per 15 minuti. Colare e bere due o tre tazzine al giorno.
Oppure: con lo stesso procedimento e la stessa quantità d'acqua si possono utilizzare 10 grammi di foglie e sommità di veronica.

Oppure: 5 grammi di camomilla + 5 grammi di fiori di luppolo + 5 grammi di fiori di biancospino. Mischiare. Far bollire 4 grammi della miscela in 100 grammi d'acqua per 5 minuti. Coprire, lasciare in infusione altri 10 minuti. Colare e addolcire con miele. Berlo, dopo averlo riscaldato, prima di andare a letto.

Oppure anche: 40 grammi di fiori di tiglio + 40 grammi di fiori di camomilla + 40 grammi di fiori di primula + 40 grammi di foglie di lattuga. Mescolare. Versare 5 grammi della miscela in 100 grammi di acqua bollente, coprire e lasciare in infusione per 20 minuti. Colare, addolcire con miele e berne una tazza prima di andare a letto.

Curare l'influenza e il raffreddore


Ai primi sintomi: 3 grammi di fiori di camomilla in una tazza. Versate 250 grammi di acqua bollente e coprire. Lasciate in infusione per 8 minuti, colate e bevetene 3 tazze al giorno. Per aumentare gli effetti aggiungete all'infuso un cucchiaino di cognac.

Come cura: 10 grammi di rosmarino + 10 grammi di foglie di salvia + 1 cucchiaio di miele + 500 grammi di vino bianco. Bollire per 10 minuti a bagnomaria, colare e berne 50 grammi due volte al giorno.

Se c'è anche il raffreddore: uno o due cucchiaini da caffè al giorno di polvere di bacche di lauro. Mettere direttamente in bocca e deglutire.
Anche: 10 grammi di foglie di eucalipto in una tazza. Versare 200 grammi di acqua bollente e lasciare in infusione per 15 minuti. Colare, addolcire con miele e berne due tazze calde al giorno, mattina e sera.

Rimedi naturali per curare i bambini


Il sederino rosso, un mal di pancia improvviso, l'acetone o un ginocchio sbucciato. Questi e altri disturbi, molto frequenti nell'infanzia, si possono curare con i rimedi naturali. E i nostri bambini li preferiranno alle "vere" medicine.

Acetone
Se il bambino è predisposto, è probabile che le crisi siano ricorrenti. A volte è causato da un eccesso di cioccolato, burro e panna nell'alimentazione. Al primo sintomo, che è l'alito con un caratteristico odore acido, provate questo beverone:
Mischiare 10 grammi di succo di carota + 10 grammi di miele + 20 grammi di acqua. Dose: a cucchiai nell'arco della giornata.

Bronchite
L'infiammazione dei bronchi è purtroppo abbastanza frequente, specie nei bambini di città. Questo infuso è di grande giovamento perchè le piante che lo compongono sono antibiotici naturali.
Preparare una miscela di 50 grammi circa complessivamente a base di timo, rosmarino, geranio rosato, piantaggine, equiseto. Versarvi sopra un litro di acqua bollente, coprire, lasciare in infusione 15 minuti. Filtrare.
Dose: a cucchiai in più giorni. N.B. : il dosaggio è abbastanza elastico perchè queste piante non sono pericolose. Possono essere utilizzate anche singolarmente (non solo in miscela), soprattutto il timo e il rosmarino.

Ferite
Anche le piccole ferite non gravi possono essere didinfettate e curate con metodi naturali.
Per lavare e medicare la parte: 100 grammi di succo di limone + 200 grammi di acqua bollita.
Per impacchi locali: 45 grammi di equiseto + 35 grammi di radice di tormentilla + 20 grammi di borsapastore. Mescolare e far bollire 20 grammi della miscela in 400 grammi d'acqua per 10 minuti. Colare.

Indigestione e imbarazzo di stomaco
è spesso causata da un sovrappiù di cioccolato, dolciumi, salumi, e bibite a base di cola. La dieta assoluta è il primo rimedio a cui può seguire questo decotto:
Mezzo cucchiaino di ciascuna di queste piante: semi di cumino, anice verde, coriandolo, finocchio + una stella di anice stellato. Far bollire la miscela in un litro d'acqua per 5 minuti, addolcirlo con miele. Darlo al piccolo a tazzine ogni mezz'ora.

Orzaiolo
è un piccolo foruncolo sull'orlo della palpebra, indice spesso di una cattiva condizione fisica generale. In questi casi è consigliabile:
100 grammi di fiori di sambuco in un litro d'acqua, in infusione. Applicare sull'occhio delle compresse di cotone o garza imbevute di questo liquido.
Utile anche l'acqua di rose

Stitichezza
L'intestino e la sua regolare funzione è il barometro della salute del bambino. Se c'è qualche difficoltà, è pronta la cicoria.
500 grammi di succo di cicoria + 500 grammi di zucchero. Scaldare a bagnomaria fino a ottenere una consistenza sciropposa e conservare in un recipiente ben chiuso. Dose: 2-3-4 cucchiai la mattina a digiuno a seconda dell'età.

Vermi intestinali
La presenza di parassiti si manifesta con alterazioni del sonno (dorme male), pruriti (continua a grattarsi), tosse, occhiaie insolite.
Far bollire 10 grammi di aglio pestato in poca acqua per qualche minuto. Colare, intiepidire e farne piccoli clisteri.

Come si preparano le ricette con le erbe


La prima cosa da imparare per sapersi curare con i prodotti della natura è la differenza tra una tisana e un decotto, tra un succo e un'essenza. Ecco come destreggiarsi tra foglie e fiori secchi, tra filtri e mortai.

TISANA
Con questo termine si intende quel tipo di preparazione che estrae la sostanza attiva al vegetale. I metodi di preparazione fondamentali sono tre: infusione, decozione (da cui si ottiene il decotto), macerazione.
Infuso: si versa il liquido (acqua per lo più) bollente o freddo (a seconda dei casi) sui vegetali, in un recipiente non di ferro o alluminio. Si copre tutto e si lascia riposare per il tempo indicato nella ricetta (mediamente 1 minuto se le erbe sono fresche, 3 minuti se sono secche).
Decotto: si mette il vegetale nell'acqua (nel liquido indicato), lo si riscalda a fuoco diretto facendolo bollire per il tempo stabilito. Evitando la fuoriuscita della schiuma. Il liquido ottenuto si filtra con un telo, spremendo leggermente il vegetale residuo. Si dolcifica a volontà con zucchero o miele (a meno che non sia indicato il contrario).
Un altro modo meno ortodosso ma efficace per usare il decotto, soprattutto per risolvere il problema del sapore cattivo, è farne una dose abbondante e, invece di berlo, farne un pediluvio ben caldo per 10 minuti. I piedi infatti sono in grado di assorbire i principi medicamentosi e trasmetterli alle parti del corpo.
Macerato: Si ottiene con una preparazione lunga ed elaborata. Le erbe vanno lasciate riposare in acqua fredda dove possono macerare da un minimo di una giornata a un massimo di più settimane. Ottenuto il macerato si filtra con molta cura. Per la macerazione si utilizzano, a seconda dei casi, acqua, vino, alcool e olio. Dipende dal consiglio del vostro erborista.

è consigliabile riservare a decotti e infusi sempre gli stessi recipienti (di porcellana o ferro smaltato), perchè il forte odore e le macchie lasciate da alcune erbe vanno via con difficoltà.


TINTURA
Si ottiene frantumando in pezzetti la pianta e facendola macerare a temperatura ordinaria nell'alcool alla gradazione prescritta (70°- 80°- 90°). Si agita il tutto una volta al giorno e, trascorso il periodo di macerazione (a seconda della preparazione), si cola spremendo e si filtra con una carta da cucina.
Le tinture poi si conservano in bottiglie di vetro scuro ben chiuse.

SUCCHI
Si estraggono dalle radici, cortecce, bacche, frutti, fiori, foglie, erbe, che devono essere prive di polvere o terra e si spremono con il torchio (per frutti, fiori, erbe e tutte le piante meno dure si può usare la centrifuga di casa). I succhi vegetali andrebbero consumati in giornata. Per una conservazione più duratura, mescolare a 90 grammi di succo circa 10 grammi di alcool a 95° e conservare in un recipiente di vetro ben chiuso e in ambiebte fresco, non freddo.

SCIROPPO
In un vaso a bocca larga fare degli strati di erbe fresche lavate e sminuzzate e zucchero di canna o miele. Comprimere bene e chiudere il vaso ermeticamente. Dopo 3 settimane filtrare.
I fiori le foglie e i gambi imbevuti di zucchero vanno lavati delicatamente in pochissima acqua che verrà aggiunta allo sciroppo. Porre il tutto in un recipiente e fare evaporare l'acuqa aggiunta a fiamma bassa. Lo sciroppo non deve essere bollito e deve rimanere abbastanza fluido. Lasciare raffreddare e travasare in bottiglia scura.

OLII ESSENZIALI
Detti anche essenze vegetali sono principi chimici ricavati, generalmente per distillazione, da piante dette aromatiche, cioè ricche di essenze.
Sono in grado di distruggere microbi, virus e funghi. La prescrizione, l'uso e il controllo sono riservati al medico.

OLIO D'ERBE
Riempire un vaso a bocca larga con delle erbe fresche sminuzzate senza comprimerle. Versarvi sopra dell'olio extra vergine di oliva in modo che le erbe siano ben coperte. Lasciare la bottiglia al sole per 15 giorni oppure vicino ad una fonte di calore. Rimescolare ogni tanto. Dopo il tempo stabilito, filtrare il tutto spremendo bene i vegetali e conservare in bottiglia scura. Se si usano erbe secche riempire il vaso solo a metà.

CATAPLASMA
è un preparato molle che si applica solitamente caldo sulla pelle e sulle parti da curare, usando garze.

SEMICUPI E BAGNI
Macerare per una notte 100 grammi di erbe (200 per il bagno intero) in 2 litri di acqua fredda.
Il giorno seguente riscaldare il tutto senza far bollire. Spegnere la fiamma e versare il filtrato nell'acqua calda del bagno. Per il semicupio immergersi fino ai fianchi per 20 minuti. Dopo il bagno avvolgersi in un asciugamano e sdraiarsi a letto, ben coperti per mezz'ora.

Rimedio per la stitichezza


Alla sera, prima di andare a dormire, mettete sul comodino un bicchiere di acqua tiepida e in esso, a mollo, tre o quattro fichi secchi (o anche prugne secche). Al mattino seguente bevete l'acqua e mangiate i frutti.
Dopo pochi giorni di questa cura vi sentirete molto meglio, completamente guariti!

La salvia che salva


Di questa piantina aromatica, che si trova in ogni orto e si può coltivare anche sul davanzale della finestra, si utilizzano foglie e fiori.
Salvia deriva da salvare e, con questo presupposto, è lecito aspettarci da lei ogni aiuto. La salvia infatti può essere usata come attivante della circolazione sanguigna; favorisce l'equilibrio del sistema nervoso: dovrebbe usarla chi soffre di anemia, di esaurimento nervoso, chi è convalescente.
Per le sue virtù astringenti viene usata contro emorragie di ogni tipo. Ma non basta; cura la gotta, le disfunzioni renali, i reumatismi, gli edemi, la ritenzione dell'urina. Antisettica, cicatrizzante, cura ferite, gengiviti, tonsilliti, ascessi ai denti, piaghe... è anche un buon febbrifugo. Ma non dimentichiamo che fa bella la pelle ed è valida anche come tonico per frizioni contro la caduta dei capelli.
Infine una foglia di salvia strofinata sui denti, li sbianca e li fa splendere.
Trovate la salvia fresca, dalla primavera all'autunno, da qualsiasi ortolano; la potete acquistare, secca, dall'erborista, sempre. Ma coltivarla in casa non è difficile; basta un angolino al sole.

Come usarla
Con mezza manciata di foglie e fiori, fate un infuso; mettete al fuoco un litro di acqua e quando bolle gettatevi la salvia. Togliete dal fuoco e coprite la pentola. Colate l'infuso dopo 10 minuti e bevetene una tazza dopo ogni pasto; serve da digestivo, stimolante delle funzioni gastro-intestinali.
Una tazza prima di dormire agisce contro l'ansia e l'angoscia.

Con due piccole manciate di foglie e fiori, fatte bollire per 10-15 minuti in un litro d'acqua, avrete un decotto ottimo.
Serve per uso esterno, cioè per impacchi, clisteri, irrigazioni vaginali e anche bagni alle mani, ai piedi; ha sempre una funzione disinfettante, calmante, antinfiammatoria.

Le virtù multiuso dell'aglio


Nel Medioevo lo si usava per combattere la febbre, per curare la sordità e la tisi. Troppo? Il fatto è che, dove se ne fa largo uso la gente è più sana, più longeva e meno esposta a certe gravi affezioni. In effetti, l'aglio è un ottimo antisettico e sa distruggere i batteri come nessun altro ortaggio. è anche un buon regolatore delle funzioni gastro-intestinali e può essere usato contro la diarrea, i crampi allo stomaco e le digestioni difficili. Efficace vermifugo, agisce contro la tenia, gli ascaridi e gli ossiuri.
Riconosciuto regolatore della circolazione sanguigna, l'aglio combatte efficacemente l'ipertensione e l'arteriosclerosi; frena il colesterolo ed è un buon antidoto contro le intossicazioni da nicotina e i tanti agenti inquinanti che respiriamo oggi.
Non è finita: l'aglio cura ottimamente i disturbi del fegato, cura la gotta, la sciatica, le vertigini, le "vampe di calore". Ottimo regolatore delle ghiandole ormonali agisce quindi in un campo assai vasto del nostro equilibrio fisico.
Dopo tante decantate virtù ecco il difetto: il suo odore, che diventa acre e intollerabile, quando viene eliminato dal nostro apparato respiratorio. Che fare?
Il rimedio più alla mano è questo: basta masticare qualche foglia di prezzemolo. Va bene anche mangiare un po' di mela grattugiata; oppure sgranocchiare qualche chicco di caffè. Insomma, il problema può essere risolto.

Come si usa
Fate bollire una testa intera di aglio in un litro d'acqua; è un buon rimedio contro la pressione alta, la gotta e l'artrite.
Ottimo antisettico per le malattie polmonari e intestinali. Se ne bevono tre tazze al giorno.

Uno spicchio d'aglio ben pestato può eliminare in 15 giorni il callo irriducibile o la verruca. Sarà bene proteggere con un cerotto la pelle circostante.

Cuocete tre teste d'aglio in un litro d'acqua; la userete tiepida e diluita, per bagni tiepidi alle mani e ai piedi. Serve a curare allergie, asme nervose, acne di origine gastrica o intestinale, pressione alta e i mali che ne derivano.

Curarsi con l' erica


L'erica è anche conosciuta come grecchia, brentolo o brugo.
I suoi fiori hanno una piccola corolla divisa in quattro e racchiusa in un calice lilla-violaceo, racchiuso a sua volta in un calice verde. è la specie più diffusa, quella che in autunno ricopre di un soffice tappeto le zone granitiche.
L'erica è un toccasana per i reumatismi e per eliminare gli eccessi di acido urico, dovuti sia a cattivo funzionamento dei reni sia a calcoli, anche quando le articolazioni sono già colpite. Inoltre l'erica può aiutare molto in tutti i casi di infezione delle vie urinarie (urine torbide, cistiti, blenorragie, stati dolorosi, perdite di origine sospetta).

Raccolta
Troverete l'erica lungo le strade, ai margini dei boschi e nei prati incolti alla fine dell' autunno. Cogliete i fiori quando sono ancora in boccio: si conserveranno molto bene per mesi se li appenderete a mazzetti in soffitta. Potete anche seminare l'erica in giardino, a primavera, in un terriccio sabbioso e ricco di humus.

Preparazione e impiego
Decotto di fiori (per curare tutte le infezioni delle vie urinarie e, in particolare, la cistite): una manciata abbondante di fiori in un litro d'acqua da far bollire per cinque minuti. (3 tazze al giorno)

Infuso (come diuretico e contro i calcoli renali): una piccola manciata di erica per litro d'acqua (2 tazze al giorno)

Bagni (per curare i reumatismi): gettate una bracciata d'erica nella vasca da bagno (2 volte al giorno)

Bagni alle mani e pediluvi (per curare i reumatismi): due manciate di erica per catino d'acqua. 3 volte al giorno

Decotto per la pelle (per schiarire le lentiggini, guarire dermatosi e lenire arrossamenti): 5 pizzichi di fiori per un mezzo litro di acqua.

Infuso complesso (per prevenire disturbi delle vie genito-urinarie e, in particolare, della prostata): 3 pizzichi di fiori di erica, 2 pizzichi di corteccia di tiglio e 2 pizzichidi timo in una grossa ciotola d'acqua bollente. (da bersi tutte le sere per una settimana)

Cipolla preziosa


La cipolla, umile bulbo, è preziosissima, energetica, eccitante delle funzioni gastriche, disinfettante dell'intestino, ottima per chi è malato di fegato.
Con la cipolla si prepara uno sciroppo che guarisce dai raffreddori, dalle raucedini e simili.
Bollite 40 gr. di cipolle in 100 gr. di acqua. Quando saranno spolpate, colate il liquido e addolcitelo con miele. Sciroppate a fuoco lento.

Per il mal di gola


Una ricetta preziosa quando si voglia evitare l'uso dei soliti farmaci: bollire in un litro d'acqua cento grammi di foglie di rose e aggiungere cento grammi di miele.
Usare questo decotto per fare dei gargarismi e poi come bevanda ben calda.
Le dosi sono di quattro o cinque tazze al giorno.

Ortica bistrattata


La tanto disprezzata ortica, riconosciuta facilmente da tutti, ha moltissime e comprovate virtù.
In tempi antichi si fustigavano con le ortiche le parti malate del corpo per richiamare l'attenzione del sangue, per esempio contro la caduta dei capelli, nei dolori reumatici ecc.
Ottima per frizionare i capelli stanchi, se ne fanno bollire le radici con un po' di aceto.
Ottima anche per i golosi se si prepara una soffice frittata: si lessano 300 gr. di ortiche in poca acqua salata, si scolano e si tritano.
Si rompono 6 uova in una scodella, vi si aggiungono 50 gr. di parmigiano, sale e pepe, si frulla bene e vi si mette l'ortica tritata, si cuoce in una padella antiaderente con 30 gr. di burro.
Buona!

 

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