Natural Remedies with Herbs
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Il sonno è una medicina


Secondo una scuola medica svizzera con il sonno si possono curare diversi malesseri.
Per esempio, chi ha spesso mal di testa può trovare sollievo coricandosi sulla schiena.
A chi invece soffre di bruciori di stomaco si consiglia di mettersi sul fianco sinistro.
Infine, chi ha problemi al fegato dovrebbe dormire su quello destro.

Cosmesi: un esfoliante casalingo


Un esfoliante (per gli amici "scrub") casalingo molto pratico: bollite una patata, schiacciatela e mescolatela con succo di pomodoro senza semi.
Applicate questa pappetta sul viso lasciandovela per almeno 10 minuti.
Infine pulite delicatamente con acqua minerale a temperatura ambiente. Questo esfoliante è soprattuto indicato per chi ha la pelle molto secca.

Fare il latte di mandorla




Questa è giusto la semplice ricetta per fare del buonissimo e nutrientissimo latte di mandorle:
frullate due cucchiai di mandorle dolci e un cucchiaino di miele in 2 decilitri di acqua.
Passate poi al colino.

Brufoli, geloni e coliti, soluzioni con il tasso


Per i noiosi e dolenti foruncoli che infiammano la pelle, sono ottime le foglie di tasso bollite e applicate tra due garze, in cataplasma.
Per chi invece soffre di geloni, bollire a fuoco lentissimo, meglio a bagnomaria, per 15 minuti 50 grammi di fiori di tasso barbasso (o verbasco) in un etto di olio di oliva: fare unzioni sulla parte.
Contro invece le coliti intestinali giovano gli impacchi di foglie di tasso barbasso cotte nel latte.

Ricetta per i bruciori di stomaco


Acquistate o raccogliete (fino a fine settembre) bacche di ginepro ben mature (devono essere quasi nere).
Schiacciatene con cura 6 e versatevi sopra una tazza di acqua bollente.
Coprite la tazza per non disperdere i principi dell'olio essenziale contenuto e lasciate in infusione.
Filtrate e bevete caldo, senza aggiungere dolcificanti. Bevetene 2 tazze al giorno fino alla scomparsa dei bruciori, lo stomaco si rinforzerà e tornerà l'appetito.

Rapanello diuretico e sciroppo contro la tosse


Del rapanello (o ravanello) se ne mangiano le radici di un rosso solferino, crude e di sapore piccante, la cui digeribilità è favorita dal fatto di mangiarne sempre insieme anche le foglioline.
è diuretico, protegge il fegato, è ricco di vitamina C.

Il succo spremuto, mescolato con zucchero o miele è utile a combattere le vecchie tossi.
Contro la renella, per esempio, si può preparare con il rapanello una specie di sciroppo, che si fa tagliando per lungo un buon numero di rapanelli e ponendoli poi in un recipiente smaltato o verniciato, a strati sovrapposti, ricoperto ognuno di zucchero.
Si lascia il tutto a riposo per un po' di tempo, una o due giornate. Poi, inclinando il recipiente, si raccoglie quel liquido che ne esce e si conserva per una cura, quando la quantità è sufficiente.
La dose è di due cucchiai al giorno, per un mese, prima dei due pasti principali.

2 verdure benefiche a stomaco e fegato


Si tratta del cavolo, utilissimo per i sali minerali che contiene in quantità maggiore degli spinaci, delle carote e dei pomodori.
Il cavolo è molto indicato per chi ha stomaco delicato e per i malati di fegato.
E poi parliamo del sedano, largamente coltivato nella sua varietà dolce.
Tutta la pianta emana odore aromatico ed è di gradevole sapore. Mangiato crudo è tuttavia di digestione piuttosto laboriosa, consumato cotto invece è digestivo e conviene particolarmente a chi soffre di gotta, ai linfatici e anche ai malati di fegato.

Depurare il sangue con la piantaggine


Prendete una quindicina di foglie di piantaggine maggiore, lavatele, asciugatele e tritatele fino a ridurle a poltiglia. In un pentolino mettete 3 etti di zucchero di canna, 2 etti di miele e qualche cucchiaiata d'acqua, e la piantaggine tritata.
Fate bollire a fuoco lento continuando a mescolare.
Quando risulterà della consistenza di una marmellata, togliete dal fuoco e invasate, lasciate raffreddare, chiudete i barattoli e conservate in frigorifero.
è un'ottima cura primaverile per depurare il sangue dai residui dell'inverno, se ne prende un cucchiaio da tavola prima dei pasti, per un mese.

Tormentilla erba medicale multiuso


La tormentilla cresce nei boschi e nei pascoli umidi della zona alpina. è una pianta perenne che si raccoglie tra giugno e agosto, tempo della fioritura, si spezzetta e si lascia asciugare all'ombra. La radice invece si coglie in autunno.

Ha proprietà astringenti, cicatrizzanti, emostatiche.

Per curare dissenteria, diarrea e incontinenza urinaria, si usa il decotto:
20 grammi in un litro di acqua bollente, bollire per 10 minuti e lasciar riposare. Dopo aver filtrato, se ne assumono 5 tazzine al giorno.

Per fare il vino tonico, si mettono a macerare 70 grammi di radice in un litro di vino Porto per una settimana e se ne bevono da uno a tre bicchieri al giorno.

In caso di stomatiti, ulcerazioni e afte si può usare esternamente il decotto o l'infuso (40 grammi di pianta essiccata in un litro di acqua, 15 minuti) per fare sciacqui alla bocca.
Si può usare anche per irrigazioni vaginali in caso di perdite bianche e infiammazioni, e per fare impacchi in caso di scottature.

Rimedio per il prurito genitale, con la alchemilla


Contro i pruriti vulvari, così noiosi e frequenti, potete usare 8 foglie di Alchemilla Vulgaris.
Fatele bollire a lungo in poca acqua, passate il composto e aggiungete 4 cucchiai di acqua di rose.
Mescolate il tutto in 10 grammi di lanolina e 30 di vaselina (si trovano in farmacia) e conservate la crema prodotta in un vasetto ben chiuso. Si applica localmente sui genitali esterni.

Per l'emicrania e molto altro il basilico


Una tisana di basilico dopo i pasti, usato sempre crudo, è utile in molti casi come rimedio per emicranie di origine nervosa e digestiva, è un buon antispasmodico, stomatico e tonico (indicato quindi nella cura di spasmi gatrici delle persone nervose).
Ha anche la proprietà di regolare le mestruazioni, di calmare la tosse ostinata e quindi utile in caso di pertosse.
Comodo, perchè lo abbiamo tutti in casa, ed è facilmente coltivabile in un vaso in terrazzo!

La cura dell'uva, dieta depurativa


La cura dell'uva è una terapia naturale adatta a tutti e a tutte le età. è una dieta depurativa nota da molto tempo, adottata anche da alcune discipline tradizionali come lo yoga.
I sali di potassio contenuti nell'uva fanno bene al cuore, è indicatissima per chi ha disturbi di fegato perchè ne stimola la funzione e, grazie a enzimi particolari che regolano la flora batterica, fa bene all'intestino.
Di conseguenza chi segue questa piacevole terapia vedrà migliorare anche la pelle se è affetto da eruzioni cutanee. Chi invece non ha grossi problemi otterrà una pelle luminosa.
Per essere efficace la dieta deve durare almeno quindici giorni:
l'uva va consumata per mezzo chilo al giorno aumentando gradatamente fino a 2 chili nella seconda settimana, a digiuno al posto della prima colazione.
Purificante!

Elisir contro l'insonnia


Un tempo gli elisir andavano di gran moda. E allora ecco la ricetta del perfetto elisir contro l'insonnia:
in un vaso da un litro mettete 800 grammi di alcool, 50 grammi di foglie di passiflora e 30 grammi di zucchero. Dopo 15 giorni filtrate.
L'elisir va bevuto in bicchierini diluito in una tisana di camomilla prima di andare a dormire.

Per i piedi stanchi, pediluvi con l'alloro


Una manciata di bacche ben mature di alloro (Lauro Nobilis), schiacciatele e mettetele a bollire a lungo in molta acqua.
Filtrate e mischiate in un catino con acqua fredda per intiepidire.
Immergetevi i piedi e rimanete a mollo finchè l'acqua non diventa fredda.
Il pediluvio rinforza e riposa le estremità affaticate e riduce un'eccessiva sudorazione.


Oppure potete provare questa vecchia ricetta della nonna:
In un catino d'acqua mettete 3 manciate di sale e un decilitro di aceto.
Anche questo è un buon pediluvio antistanchezza.

Una cura rapida contro la stanchezza....ma senza erbe


Un rimedio per la spossatezza coadiuvante ai nostri rimedi con le erbe:
se con il caldo vi doveste sentire stanchi e un po' assonnati, provate il rimedio suggerito da un medico svizzero: "spazzolate" il palmo della mano.
Pare che con questo sistema, stimolando i nervi epidermici, si agisce sulle ghiandole surrenali, e così si recupera l'energia perduta.

Medicina naturale per la tonsillite


Una cura per la tonsillite? Mettete due pizzichi di foglioline di rosmarino in una tazza d'acqua bollente e lasciateli in infusione per 5 minuti.
Filtrate e se volete dolcificate con miele d'acacia.
Bevete l'infuso appena sarà intiepidito.

Per le congiuntiviti e il rossore degli occhi


La congiuntivite è un disturbo tipico della stagione estiva, soprattutto per i più piccoli che stanno tanto tempo all'aria aperta.
Per curare questa noiosa infiammazione sono eccellenti gli impacchi di acqua zuccherata, lasciata raffreddare dopo la bollitura.
Oppure ecco un altro buon rimedio del tutto naturale: mettete due fette di mela delicatamente sugli occhi almeno per un quarto d'ora. Poi tamponateli con un batuffolo di cotone idrofilo imbevuto di acqua appena tiepida o di acqua di rose.

Calmare l'asma bronchiale con il cardo santo


Rimedio per l'asma bronchiale:

mettete in un recipiente 30 grammi di fiori di cardo santo , versatevi sopra un litro di acqua bollente, tappate, filtrate dopo 20 minuti.
Bevetene una tazzina prima dei pasti.
Si sconsiglia la bevanda a chi soffre di acidità di stomaco e di lesioni renali.

Cure naturali per la colite


Quest'infiammazione del colon, la colite, si riacutizza con una alimentazione non adatta o con raffreddamento esterno ed interno. Evitare i bruschi cambiamenti di temperatura e le bevande fredde.

Si mischiano 2 grammi di cardo santo, 2 grammi di calamo aromatico, 2 grammi di trifoglio fibrino, 3 grammi di radice di angelica. Bollire un cucchiaio di questa miscela per 20 minuti in mezzo litro di acqua.
Dopo aver filtrato, prendere due cucchiai due volte al giorno.


Nell'immagine il cardo santo

Rimedi contro l'insonnia, un po' di tisane di erbe


Le tisane sono soluzioni naturali che possono aiutare a combattere i casi di insonnia dovuta a stress o stati emotivi, non sono invece consigliate (come rimedi efficaci) nei casi di insonnia dovuta a malattie come disturbi al cuore o asma.
Cominciamo con il grande classico:

Tisana alla camomilla: un cucchiaio di fiori secchi in 150 grammi di acqua bollente, lasciare riposare per 12 minuti e filtrare. Si può aggiungere limone e dolcificare con miele.

Tisana di luppolo: Lasciare in infusione per 8 minuti 10 grammi di erba secca in 150 grammi di acqua bollente. Filtrare e dolcificare con miele.

Tisana di tiglio: far riposare per 10 minuti in una tazza di acqua bollente (150 grammi), un cucchiaio di fiori di tiglio secchi. Filtrare e bere

Tisana di arancio: far bollire 150 grammi di acqua e aggiungere 15 grammi di foglie e fiori d'arancio amaro. Far riposare 5-6 minuti, filtrare e bere.

Decotto di petali di rosolaccio: versate 2 pizzichi di fiori secchi e 10 grammi di petali freschi in un pentolino con un litro di acqua. Portate a ebollizione e lasciate riposare per 10 minuti. Filtrate e bevetene una tazza.

Il frassino, nemico di ritenzione idrica, reumatismi e colesterolo

Il frassino è molto diffuso in europa e america settentrionale, il tronco di questa pianta è dritto e regolare. In antichità se ne usava il legno per la costruzione di archi. Oggi è legno pregiato.
Con le sue foglie e corteccia ricche di tannini, è un formidabile nemico della ritenzione idrica, del colesterolo e dei dolori reumatici.

Si può preparare in infuso (tempo di infusione 5-10 minuti) o in decotto:
mettere foglie e radici in acqua fredda e fare bollire per 5-10 minuti, consumare subito per non disperdere i principi attivi.
Di sole foglie: 40 grammi in un litro di acqua, si fanno bollire per 8 minuti. 2 tazzine al giorno per lenire i dolori reumatici. 3 tazze al giorno in caso di dolori artritici.

Contro l'idropisia, di cui una delle cause principali è un reumatismo, si bollono 130 grammi di radici di frassino in un litro di acqua, fino alla riduzione della metà.
Bere un bicchiere ogni mattina a digiuno.

Il nocciolo cura dermatosi, infiammazioni intestinali e emorroidi


Il nocciolo è un arbusto che in Italia è molto diffuso e cresce allo stato spontaneo, in collina e montagna fino a 1400 metri.
Non supera solitamente i 3-4 metri, ha fusti eretti coperti da peluria rossastra e peli ghiandolari neri.
Le foglie tondeggianti hanno apice acuminato, base a forma di cuore, margini dentellati e soprattutto nella parte inferiore sono ricoperte di peluria.
I fiori sono piccoli e maschi e femmine: i primi sono gialli e spuntano per primi, anche in gennaio, e ricoprono i rami spogli, i secondi sono formati da brattee verdi e hanno numerosi stili rossi. Il frutto è racchiuso in un involucro di foglie a tubo.
La nocciola quando matura (settembre-ottobre), assume una colorazione marrone, si stacca spontaneamente dall'involucro e cade.
La parte commestibile è il seme racchiuso nel guscio legnoso, va mangiato fresco e se secco non oltre un anno dal raccolto, perchè oltre irrancidisce e diventa indigesto.
Per l'alto contenuto energetico (ogni 100 grammi 660 calorie) le nocciole sono indicate per i bambini e gli adolescenti, o coloro che hanno bisogno di un complemento alimentare. E visto che non contengono zucchero, sono indicate anche per i diabetici.
In erboristeria si usano le foglie e la corteccia dei rami.
Le prime si raccolgono in luglio-agosto senza picciòlo, la seconda in ottobre-novembre da rami di almeno 2 anni di vita: si stacca dal ramo con un coltellino, si taglia in pezzetti di 10 cm e si essica al sole. Le foglie invece si essicano all'ombra rigirandole spesso. Entrambe si conservano in sacchetti di carta al riparo da luce e umidità.
Le proprietà officinali delle foglie e della corteccia di nocciolo sono essenzialmente astringenti, antinfiammatorie, febbrifughe, depurative.
Le foglie sono anche usate come tonico venoso e vaso-costrittore e impiegate nella cura delle varici, delle flebiti e delle emorroidi.

Decotto antinfiammatorio e depurativo (uso interno):
Fate bollire 25 grammi di foglie in un litro di acqua per 3 minuti, filtrate, dolcificate con miele e bevetene 3 tazze al giorno.
è molto utile in caso di infiammazioni intestinali e come depuratore dell'organismo.

Decotto per dermatiti e emorroidi (uso esterno):
Bollire 40 grammi di corteccia in un litro di acqua per 8 minuti. Lasciate raffreddare e filtrate.
Utilissimo per fare impacchi e frizioni sulla pelle irritata e in caso di dermatosi, per detergere leggere abrasioni, ma anche in caso di emorroidi.

Ricetta di bardana come purgante naturale

Fate un infuso con 3 grammi di semi in 100 grammi di acqua bollente.
Bevetene un bicchiere al giorno.

Bardana contro le affezioni della pelle (anche brufoli), uso interno


Contro le affezioni della pelle in genere, la bardana è un depurativo potente:
fare bollire 100 grammi di radice secca di bardana in mezzo litro di acqua finchè si sarà ridotta a metà. Fare raffreddare e aggiungere un litro di vermouth. Lasciare riposare 4 o 5 giorni e berne 2-3 bicchierini al giorno.
Attenzione ricetta a grado alcolico.

Curare il morbillo? Con le erbe! Ricetta per bambini


Per favorire lo sfogo della malattia e una guarigione più veloce dal morbillo, si può seguire questa ricetta con la bardana:
unire a mezzo litro di acqua fredda 25 grammi di radice secca di bardana. Far bollire per 7-8 minuti, filtrare e somministrare un cucchiaio ogni 5 minuti.

Cicatrizzare le piaghe e dolori artritici


Un sistema per curare l'artrite e le piaghe è con la bardana.
Far bollire per 5 minuti una manciata di foglie fresche di bardana in una tazza di latte.
Sgocciolare e usare per fare un impiastro caldo sulla parte.

Contro intossicazione del fegato, reumatismi, diabete lieve


Far bollire un cucchiaio di radice secca di bardana per cinque minuti in una tazza di acqua.
Filtrare e bere due tazze al giorno, lontano dai pasti.

La bardana è depurativa, combatte l'acne e la caduta dei capelli



La bardana è una pianta umile, cresce un po' ovunque nei pascoli e nelle zone incolte e soleggiate. Ha foglie molto grandi a forma di cuore, biancastre nella parte inferiore. I fiori sono rossi, su un lungo stelo verticale.
La bardana è nota anche con i nomi di lappola, attacca-vesti, attacca-capelli, per la particolarità dei fiori di attaccarsi agli abiti, ai capelli, al pelo degli animali.
Le parti usate in erboristeria sono le radici e le foglie, da usare fresche. le radici si colgono in autunno, dopo il primo anno di vegetazione della pianta, o meglio ancora nella primavera successiva. Con una zappetta, si tolgono dal terreno, si eliminano le piccole radici laterali, si lavano, si tagliano a rondelle sottili e, se si vuole procedere all'essicazione si espongono al sole e si conservano in vasi di vetro.
A questo proposito è bene far sapere che la radice di bardana è facilmente deperibile per l'alto contenuto di sostanze zuccherine: deve essere ben secca e sostituita ogni anno.
Le foglie si raccolgono senza picciolo in primavera, prima che inizi la fioritura: se si vogliono essicare, si dispongono in strati sottili all'ombra e si conservano in sacchetti di carta.
La proprietà più nota di questa pianta è, grazie al potere depurativo, quella antiacneica, antiforuncolosa e antiseborreica, trova quindi indicazione in tutte le forme di acne, foruncolosi, dermatosi e eczemi, per uso interno (in forma di infusi o decotti) o esterno (esistono infatti anche saponi alla bardana).
è inoltre un ottimo depurativo generale, sudorifero, diuretico e lassativo. Per uso esterno le foglie fresche sotto forma di lozione sono usate contro la seborrea del cuoio capelluto e quindi per combattere la caduta dei capelli.

Diuretico e depurativo, Vino di bardana: mettere a macero per 5 giorni 50 grammi di radice fresca di bardana ben sminuzzata in un litro di vino bianco secco. Filtrare e bere a bicchierini (1 al mattino e 1 alla sera lontano dai pasti).

Lozione di bardana contro la caduta dei capelli: mettere a macero 30 grammi di radice fresca ben sminuzzata e contusa in un litro di acqua distillata e 30 grammi di alcool etilico a 90°. Dopo 3 giorni filtrare e usare mattina e sera, facendo frizioni sul cuoio capelluto. In questo modo, eliminando la seborrea, si arresta la caduta dei capelli.

Il dragoncello in cucina, nell'aceto, ma anche come infuso digestivo


Le parti medicinali del dragoncello sono le foglie e le sommità fiorite. Le foglie si raccolgono una a una in maggio e i fiori in luglio. Entrambi si essicano all'ombra in locale aerato e si conservano in vasi di vetro ermetici al riparo dalla luce.
Ricchissimo di essenze aromatiche, il dragoncello svolge un'azione tonificante sullo stomaco, stimola la digestione ed aiuta ad eliminare i gas intestinali. è poi, per il suo aroma, una importante erba da cucina. Si può coltivare facilmente in vaso, e se protetto dal freddo invernale produce foglie tutto l'anno.
Per le sue proprietà digestive è consigliato mescolato alle insalate crude, cosparso sulle verdure cotte, sulla carne, e usato nelle minestre e nelle frittate.
Anche l'aceto al dragoncello, oltre a conferire un sapore speciale alle insalate, può rendere più digeribili alcuni piatti.

Infuso digestivo: preparare un infuso usando qualche fogliolina di dragoncello fresco e una tazza di acqua bollente. Lasciare in infusione 5 minuti, filtrare, dolcificare con miele e bere dopo i pasti al posto del caffè.

Aceto di dragoncello: Raccogliete un mazzetto di rametti di dragoncello prima della fioritura (100 grammi) e metteteli in una bottiglia a chiusura ermetica. Riempite la bottiglia di buon aceto di vino bianco, chiudete e mettete a riposo per 2 mesi, in luogo al riparo dalla luce. Trascorso tale periodo, usate in piccole quantità, perchè è molto aromatico.

Curare le verruche con l'aglio

Vale la pena provare: rimando all'articolo sull'aglio

Salvia per le secrezioni dopo il parto, e antidoto contro la stanchezza


La salvia ha proprietà sedative, ormonali, antisudorali, antisettiche e stimolanti. Si usano le foglie pulite e i fiori.

Dopo il parto aiuta a prosciugare la secrezione lattea
: mettere in un litro di acqua bollente 20 grammi di sommità fiorite secche e lasciare in infusione per 15 minuti. Filtrare e bere due tazze al giorno lontano dai pasti.

In caso di grande stanchezza o convalescenza
: far macerare per 10 minuti 30 grammi di foglie pulite in un litro di vino rosso, filtrare e berne un bicchiere alla fine di ogni pasto.

Il rosmarino combatte l'insufficienza renale e aiuta a guarire le storte


Il rosmarino ha proprietà stimolanti, diuretiche, battericide, antinfiammatorie. Si usano fiori e foglie.
Per chi pratica sport ha un uso esterno interessante:

In caso di storte: far cuocere per 15 minuti in un litro di vino rosso 30 grammi di foglie fresche di rosmarino. Filtrare, inumidire delle compresse di cotone o garza e applicare sulla parte dolente.

Contro le insufficienze renali e vascolari: mettere in un litro di acqua bollente 20 grammi di sommità fiorite secche e lasciare in infusione per 15 minuti. Filtrare e berne due tazze al giorno, lontano dai pasti.

La menta stimola l'attività sessuale...e calma i nervi


La menta ha proprietà toniche, stimolanti, digestive, analgesiche.
Si usano foglie e fiori.

In caso di crisi di nervi: infuso di menta selvatica con 10 grammi di foglie secche in una tazza d'acqua bollente (infusione per 10 minuti)

Per stimolare l'attività sessuale
: infuso di menta piperita, una tazza al momento di coricarsi. Infuso di 25 grammi di foglie e sommità fiorite in un litro di acqua bollente.

Il basilico contro la calvizie, e rimedio contro la nausea


Il basilico ha proprietà digestive e toniche.
Si utilizza l'intera pianta, foglie e fiori.

Contro la nausea: bere nell'arco della giornata l'infuso fatto con 50 grammi di pianta e un litro di acqua bollente.

Contro la caduta dei capelli
: frizionare il cuoio capelluto con un infuso concentrato di 150 grammi di foglie secche e un litro di acqua bollente (20 minuti in infusione). Spremere le foglie, filtrare e usare come lozione.

L'alloro facilita la digestione e calma i dolori delle mestruazioni


L'alloro ha proprietà stimolanti, digestive, antisettiche, antiparassitarie. Si utilizzano foglie e bacche.

Come digestivo: dopo ogni pasto bere una tazza di infuso di 30 grammi di foglie secche di alloro in un litro d'acqua (in infusione per 10 minuti)

Contro i dolori mestruali: due tazze di infuso al giorno per una settimana prima e durante le mestruazioni con 20 grammi di foglie per ogni litro di acqua (tempo di infusione 5 minuti)

Fiordaliso per gli occhi irritati, gengive infiammate e calmante


Il fiordaliso è un fiore notissimo, fiorisce da maggio alla fine di giugno, azzurro intenso dei suoi petali.
è una pianta erbacea annuale, alta fino a 80 cm, con fiori riuniti all'apice dei fusti, azzurri e sfrangiati esternamente, piccoli e rossastri internamente.
Cresce in tutta Italia in forma invasiva nei luoghi incolti, e nei campi di grano dove spesso è associato al papavero.
La parte usata in erboristeria sono i capolini che si raccolgono appena sono fioriti, staccandoli uno a uno; si essicano all'ombra e si conservano in vasi di vetro al riparo dalla luce.
Il fiordaliso ha proprietà antinfiammatorie, diuretiche, tossifughe, ed una modesta azione astringente. La caratteristica più interessante è quella di essere un ottimo decongestionante e disarrossante per occhi e palpebre. Per uso interno è invece usato come blando diuretico e come calmante della tosse. Può essere usato anche come calmante, in bagni adatti a pelli delicate e sensibili.

Impacchi disinfiammanti per gli occhi: preparare un decotto, facendo bollire un cucchiaio da tavola di capolini di fiordaliso e una tazza abbondante di acqua bollente per 10 minuti. Lasciare raffreddare, filtrare e usare il preparato con garze sterili per fare impacchi sugli occhi e sulle palpebre arrossate. Lo stesso decotto, utilizzato per fare sciacqui e gargarismi, disinfiamma gengive e mucose della bocca arrossate.
Bagno calmante: Mescolare una manciata di capolini secchi di fiordaliso e una di capolini secchi di camomilla, collocarli in un sacchettino di tela a trama fitta e immergerlo nell'acqua calda della vasca da bagno. Rimanere immersi un quarto d'ora senza usare sostanze schiumogene. Attenzione alla temperatura dell'acqua che non deve superare i 37°. è un bagno rilassante, particolarmente indicato per pelli sensibili.

Ippocastano, con i marroni un bagno defatigante e rilassante



Gli ippocastani, oggi molto comuni come piante ornamentali nei giardini e nei viali, sono diventati nella loro imponenza, nelle foglie caratteristiche e bellissimi fiori, e lucidi frutti, familiari a tutti.
Può raggiungere l'altezza di 30 metri, le foglie sono opposte a due a due e composte da 5-7 foglioline, la centrale più grande, ovali, dentate.
I fiori sono riuniti in pannocchie erette bianche. I frutti sono capsule spinose che quando mature si aprono e lasciano uscire 2-3 semi, i marroni. I marroni non hanno niente in comune con le castagne, se non la somiglianza, e NON sono commestibili.
In erboristeria si usa la corteccia dei rami e i semi, per il loro contenuto in bioflavonoidi e saponine. La corteccia si raccoglie in marzo, prima che la pianta entri in vegetazione, da rami adulti, mentre i semi si raccolgono in autunno quando cadono. Dai semi dell'ippocastano viene estratta l'escina, ampiamente utilizzata dall'industria farmaceutica.
Le proprietà dell'ippocastano sono astringenti, vasoprotettrici, antiemorroidali e antiemedigene. Nella tradizione popolare si usa l'ippocastano esclusivamente per via esterna, perchè i principi attivi della pianta per via interna sono molto utili ma anche molto irritanti per le mucose dell'organismo.

Bagno defatigante: un buon bagno riposante che toglie completamente la sensazione di stanchezza è quello che si ottiene mettendo un pugno di farina di semi di ippocastano nell'acqua calda della vasca da bagno.
è necessario rimanere immersi in completo relax per almeno un quarto d'ora, senza usare sostanze spumogene.

Il granoturco (mais) depurativo, diuretico, e tante proprietà



Il mais, detto anche granoturco (famiglia delle graminacee), è così comune e noto che è inutile descriverlo. Forse però possiamo almeno fare la distinzione di sesso: i fiori del maschio sono riuniti in una pannocchia e costituiscono il cosiddetto pennacchio, mentre quelli della femmina sono disposti in spighe, con asse ingrossato all'ascella delle foglie medie (le pannocchie) e sono avvolti da larghe brattee (il cartoccio) dalle quali escono i lunghi stili (barbe, i "capelli" che escono dalla pannocchia).
In erboristeria si usano gli stili (o stimmi), che si devono raccogliere all'epoca della fioritura in giugno-luglio.
è importante sottolineare che gli stili raccolti a scopo erboristico NON devono provenire da coltivazioni agricole per escludere l'assorbimento di sostanze tossiche dovute a concimazioni chimiche. Informarsi su ciò che viene dichiarato "biologico".
L'essicazione va fatta al sole, in strati sottili per ottenere un prodotto perfettamente secco nel tempo più rapido. Gli stili essiccati sono delicati e si degradano facilmente se esposti all'umidità, vanno quindi conservati in recipienti di vetro ermetici.
Gli stili sono lunghi un palmo, appiattiti a nastro, leggermente pelosi, sottilissimi, con odore caratteristico e colore che può essere bianco, verde gialliccio o addirittura rosso scuro.
Sono usati soprattutto come diuretici e svolgono azione depurativa, sudorifera e antinfiammatoria.
Le proprietà diuretiche degli stili di granoturco si rivelano utili per eliminare le tossine presenti nell'organismo e nei casi di ritenzione idrica.
Sono consigliati come coadiuvanti a tutti coloro che soffrono di gotta, artrite, reumatismi e cistiti.
Per il contenuto in allantoina i preparati a base di stili di mais sono usati esternamente come antinfiammatori e per favorire le cicatrizzazioni.

Infuso diuretico e depurativo: Preparare un infuso con un cucchiaino da tè di stili secchi in una tazza di acqua bollente. Lasciare in infusione per 5 minuti, filtrare, dolcificare con miele e bere 1 tazza 3 volte al giorno.

Impacchi antinfiammatori e cicatrizzanti: Preparare un decotto con una manciata di stili secchi di granoturco in 1 litro di acqua.
Far bollire 10 minuti, lasciare raffreddare, filtrare e usare per fare impacchi e frizioni.

La calendula per mestruazioni irregolari e irritazioni della pelle


Un uso insolito della calundula è come sostituto dello zafferano: non ne ha niente in comune, nè in aroma nè in sapore, ma solo nella colorazione, infatti molti paesi europei usano i petali per colorare il burro e il formaggio. è cosa nota fin dall'antichità.
è una pianta spontanea presente quasi tutti i mesi dell'anno e in Italia è coltivata sia per uso medicinale che ornamentale.
I suoi fiori si aprono e chiudono col sorgere e tramontare del sole.
In erboristeria si usano fiori e foglie per il contenuto in caroteni, olio essenziale, resine.
La raccolta dei fiori si fa la mattina, quando sono ancora chiusi, tra aprile e maggio o settembre e novembre.
Le foglie si raccolgono da marzo a novembre.
La calendula è nota per regolare il ciclo mestruale, sia nella pubertà sia nell'età che precede la menopausa, e per calmare i dolori addominali di questi periodi.
Ha poi proprietà antinfiammatorie, decongestionanti, lenitive e idratanti.
Per via esterna cura le scottature e lenisce le contusioni.
La medicina popolare la indica come rimedio infallibile per estirpare i calli e contro i geloni.

Infuso regolatore del ciclo: per regolare il ciclo mestruale è utile bere 2 volte al giorno, prima dei pasti, una tazza di infuso preparato con 2 grammi di fiori di calendula secchi e 1 tazza di acqua bollente.
Bere dolcificando con miele.

Impacco decongestionante per le scottature e irritazioni: preparare un decotto facendo bollire per 8 minuti 50 grammi di foglie e fiori di calendula in mezzo litro di acqua. Lasciare raffreddare, filtrare, imbevere compresse di cotone da applicare per 15 minuti sulle parti interessate.
Indicatissimo per pelli arrossate o che presentano forti irritazioni. Trovano beneficio anche le scottature solari.

Una tisana per curare l'ulcera allo stomaco


Gli ingredienti:
2 pizzichi di fiori d'arancia
2 pizzichi di salvia
2 pizzichi di tiglio
2 pizzichi di camomilla

Fate bollire una tazza d'acqua e versatevi la miscela. Coprite, ritirate dal fuoco, lasciate in infusione per 5 minuti. Bevete questa tisana molto calda, una volta al giorno.
Come agisce?
Il fiore d'arancia e il tiglio sono calmanti del sistema nervoso (l'ulcera è spesso provocata da nevrosi e da angoscia); la salvia combatte l'eccessiva secrezione di acido cloridrico, la camomilla è un ammorbidente delle pareti dello stomaco.

Tisana per la stitichezza


2 pizzichi di grani di anice
2 pizzichi di cerfoglio
2 pizzichi di fiori di lavanda
2 pizzichi di fiori d'arancio
2 pizzichi di verbena

Con questa miscela preparate una tisana che berrete molto calda, due tazze al giorno dopo i pasti principali

Ricetta per l'aerofagia

Preparate una tisana facendo bollire una tazza di acqua e versandovi la miscela di 2 pizzichi di menta e 2 pizzichi di anice. Coprite, ritirate dal fuoco, lasciate in infusione per qualche minuto.
Bevete questo preparato in una tazza due volte al giorno, mattina e sera.

Un altro rimedio per eliminare i gas intestinali è con la cedrina: preparate un infuso con 20 grammi di fiori in 350 ml. di acqua bollente.
Da bere una tazza dopo cena e dopo pranzo.

Proprietà del sambuco, per guarire l'influenza e come lassativo



La parte medicinale della pianta sono i fiori e i frutti. I frutti vanno raccolti ben maturi, quando hanno raggiunto una colorazione quasi nerastra, perchè rossastri possono essere irritanti.
Al sambuco si attribuiscono proprietà diuretiche, lassative, antinevralgiche, antireumatiche, sudorifere. Nella tradizione popolare infatti il sambuco viene chiamato "l'aspirina vegetale" per l'effetto sudorifero che provoca (i fiori) e viene usato in calde tisane per combattere il raffreddore, l'influenza e i reumatismi.
I frutti poi sono ottimi antinfiammatori, e vengono usati per esempio per combattere le nevralgie del trigemino.
Bisogna stare attenti a non confondere il Sambucus Nigra con il Sambucus Ebulus (ebbio), perchè le bacche di quest'ultimo sono velenose. Non è difficile distinguerli: l'ebbio ha foglie piccole, alla cui base sono presenti due stipole che mancano nel Sambucus Nigra.

E col sambuco si fanno anche piatti di cucina, gustose frittelle con i fiori e una delicatissima marmellata con i frutti dal potere leggermente lassativo, utile in caso di stitichezza per bambini e anziani.

Preparazione

Infuso sudorifero (effetto aspirina) per l'influenza e il raffreddore:
Fare un infuso usando un cucchiaio da frutta di fiori secchi di sambuco e una tazza di acqua bollente. Filtrare, dolcificare con miele e bere 2 volte al giorno.
Sciroppo di sambuco lassativo: Schiacciare al setaccio 1 kg di bacche di sambuco ben mature e lasciare riposare una notte in frigorifero. Filtrare, pesare, aggiungere lo stesso peso in zucchero e far bollire mezz'ora. Imbottigliare freddo.
Molto indicato come rinfrescante e lassativo, puro o diluito in acqua (1 cucchiaio da tavola in un bicchiere d'acqua).

Il timo risolve la tosse


Il timo comune è una pianta selvatica che cresce nei prati e sulle colline aride. Si coltiva anche nei vasi per usi di cucina e per il suo gradevole profumo. La fioritura avviene tra il mese di marzo e luglio, in agosto si raccolgono le foglie che servono per la preparazione dell'infuso.

Le sue proprietà: è utile contro le emicranie, la tosse convulsa e "asinina", è antiasmatico, antisettico, è un calmante delle infiammazioni della gola e dei bronchi, ha proprietà sudorifere ed è consigliabile agli arteriosclerotici.

La preparazione avviene per infuso. Normalmente si calcola 1 grammo di foglie di timo per ogni tazzina da caffè di acqua lasciando in infusione per 10 minuti. Le dosi possono essere aumentate. Quale calmante per la tosse convulsa o "asinina" l'infuso viene preparato nella proporzione di 15 grammi di foglie per ogni 100 di acqua bollente, addolcendo e lasciando in infusione per circa 15 minuti: ai bambini se ne somministra un cucchiaio da minestra ogni ora e agli adulti tre tazzine da caffè al giorno.

A che ora prendere la tisana? Consigli sugli orari migliori per le cure naturali


Affinchè i rimedi naturali siano efficaci si deve rispettare orari precisi in funzione del disturbo e dell'effetto del rimedio.
Infatti anche le erbe hanno un "ritmo" specifico che va rispettato a seconda del disturbo da combattere. Quindi il consiglio è di seguire queste indicazioni per sfruttarne la massima potenzialità:


MATTINO
Rimedi depurativi, lassativi e purganti, diuretici, cicatrizzanti dello stomaco e dell'intestino, vermifughi -------> MATTINO A DIGIUNO

TRA I PASTI
Protettori del fegato, antireumatici, antisettici, antitosse, antigottosi, cardiotonici, coadiuvanti nelle cure del mestruo --------> DUE ORE PRIMA DEI PASTI (10 del mattino) O DUE ORE DOPO I PASTI (16 nel pomeriggio)

Ricostituenti, antiacidi, remineralizzanti -----------> 20 MINUTI PRIMA DEI PASTI

DOPO I PASTI
Rimedi digestivi, sedativi, antiacidi, antifermentativi e coadiuvanti dell'espulsione dei gas intestinali --------> DOPO I PASTI

PRIMA DI DORMIRE
Rimedi sedativi, lassativi, cardiotonici, prodotti per migliorare la circolazione ------> PRIMA DI CORICARSI


Calmare l'asma con le erbe


L'asma dà fastidiosissime crisi di soffocamento e difficoltà respiratorie. è un disturbo troppo serio per essere curato alla casalinga e l'intervento di un medico è sempre indispensabile. Ma le erbe possono dare un buon aiuto nei momenti di emergenza, per calmare una crisi improvvisa o rallentare l'affanno.

60 grammi di foglie di salvia + 40 grammi di foglie di rosmarino. Mescolare la miscela e fumarne un po' in una pipa.
5 grammi di foglie di castagno in una tazza. Versarvi 100 grammi di acqua bollente, coprire e lasciare in infusione per 25 minuti. Colare e berne due o tre tazzine al giorno.

Asma bronchiale: 5 grammi di ginepro (bacche schiacciate) in una tazza.
Versarvi 250 grammi di acqua bollente, coprire e lasciare in infusione per 15 minuti. Colare e berne a tazzine molto calde ogni 2 ore.


Crisi di asma bronchiale: si usano le foglie dei rami di eucalipto adulti, raccolte in autunno
Preparare una tintura con 5 grammi di foglie fresche in 50 ml.di alcol a 60°.
Lasciare in macerazione per 5 giorni, filtrare e lasciare il liquido in una bottiglietta.
Quando si vuole calmare le crisi di asma bronchiale mettere 8-10 gocce di questa tintura in mezzo bicchiere d’acqua.


Asma con disturbi di cuore: 200 grammi di foglie e rami teneri di vischio quercino a macerare per 8 giorni in 100 grammi di alcool a 95°. Filtrare e prenderne 25 gocce due o tre volte al giorno.

Asma nervosa: foglie secche di belladonna trinciate da fumare in una pipa una volta al giorno.


 

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