Il biancospino non è difficile trovarlo in campagna, o appena fuori città, dove forma siepi pungenti, e non manca mai dall'erborista. I fiori bianchi come roselline a mazzetti fioriscono e si colgono in primavera, in autunno si colgono le bacche rosse. Anche la corteccia ha una sua funzione curativa.
Fiori frutti e corteccia si seccano all'ombra, per poi usarli nelle cure per l'insonnia, arteriosclerosi, spasmi nervosi, angina e l'obesità.
Il biancospino è un calmante per eccellenza, viene prescritto a chi ha il sonno agitato e soffre di cardiopatie: naturalmente agisce sul cuore in modo molto meno rapido di una medicina tradizionale, ma richiedendo una cura più lunga ha anche effetti più duraturi.
è privo di tossicità.
Nel medioevo veniva dato come soluzione per i calcoli urinari.
Per fare l'infuso: 2-3 pizzichi di fiori in una tazza di acqua bollente, coprire e lasciare riposare per 10 minuti. Ottimo contro spasmi e disturbi circolatori.
Per il decotto: 2-3 manciate di frutti essiccati da far bollire per mezz'ora in un litro d'acqua. Efficace contro la diarrea.
Oppure decotto di corteccia tritata, messa a bollire per mezz'ora in un litro di acqua, da bere contro la febbre. Sempre per la febbre, si fa con il decotto di biancospino bagni a mani e piedi.
Biancospino per i cardiopatici
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